Secondo una ricerca italiana, pubblicata su “Diabetes Care“, e condotta dall’Università di Napoli Federico II, l’olio extra vergine d’oliva, riduce le impennate della glicemia dopo i pasti e può dunque contribuire a proteggere dalle complicanze cardiovascolari e microvascolari del diabete. Utilizzare, condire o cucinare gli alimenti con olio d’oliva aiuta a contenere i picchi della glicemia dopo i pasti nelle persone con diabete di tipo 1.

Gli effetti benefici dell’olio extravergine di oliva sui fattori di rischio cardiovascolare, e in particolare sui livelli di colesterolo, sulla pressione arteriosa, sull’accumulo di grassi nel fegato, sull’utilizzazione del glucosio a livello muscolare – precisano i ricercatori – dipendono principalmente dal tipo di grassi in esso contenuti, in gran parte insaturi, a differenza di quelli contenuti nel burro, nella panna, nei formaggi e nelle carni grasse che sono prevalentemente saturi. Tuttavia, l’olio extravergine di oliva contiene anche altri composti bioattivi, quali i polifenoli, che sono sostanze con elevato potere antiossidante che aiutano a prevenire l’arteriosclerosi e contribuiscono ai molteplici effetti salutari dell’olio extravergine di oliva, incluso il buon controllo della glicemia dopo i pasti“.

I risultati di questo studio sono stati ottenuti in pazienti diabetici in trattamento insulinico – sottolinea Riccardi – Tuttavia, è verosimile che analoghi benefici possano ottenersi anche in coloro che sono in trattamento con altri farmaci o addirittura con sola dieta, dal momento che la presenza di picchi elevati di glicemia dopo i pasti rappresenta una caratteristica generale della malattia diabetica, non facilmente controllabile con la terapia“.

Leggi abstract dell’articolo:

Esprimi il gradimento a questo contenuto
[Totale voti: 0 Media: 0]