Ecco perché i vaccini mRNA proteggono ‘poco’ contro la trasmissione da COVID-19
I vaccinati contro il Covid-19 presentano anticorpi neutralizzanti anti-Spike nel sangue ma non nella saliva. Questo potrebbe spiegare perché la vaccinazione a mRNA è efficace e protettiva contro la malattia severa, ma meno performante nel blocco dell’infezione e quindi della circolazione del virus. Queste le conclusioni portate alla luce da uno studio condotto dall’Università dell’Insubria e dall’Asst dei Sette Laghi sulla risposta immunitaria mucosale evocata dalla vaccinazione anti-Covid19 con Pfizer-BioNTech, pubblicato su EBioMedicine.
Lo studio dimostra che, dopo il completamento del primo ciclo di due dosi di vaccino, tutti i soggetti immunizzati presentano anticorpi neutralizzanti anti-Spike nel sangue ma non nella saliva, nella quale sviluppano anticorpi neutralizzanti solo gli individui precedentemente esposti all’infezione naturale e le cui mucose orali sono state a contatto con gli antigeni virali. Questi dati spiegano almeno in parte perché la vaccinazione a mRNA sia efficace e protettiva contro la malattia severa, ma meno performante nel blocco dell’infezione e quindi della circolazione del virus tra i soggetti vaccinati.
Per bloccare la diffusione del virus occorre rafforzare le difese immunitarie a livello delle vie aeree, sviluppando ad esempio preparazioni vaccinali somministrate nel cavo orale o nelle vie nasali, che rappresentano la prima barriera all’ingresso del virus nell’organismo.
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- Mucosal immune response in BNT162b2 COVID-19 vaccine recipients.
Azzi L, Dalla Gasperina D, Veronesi G, Shallak M, Ietto G, Iovino D, Baj A, Gianfagna F, Maurino V, Focosi D, Maggi F, Ferrario MM, Dentali F, Carcano G, Tagliabue A, Maffioli LS, Accolla RS, Forlani G.
EBioMedicine. 2021 Dec 23;75:103788. doi: 10.1016/j.ebiom.2021.103788. Epub ahead of print. PMID: 34954658.
Fonte: Università dell’Insubria