È stato scoperto che il colesterolo alto è un possibile fattore di rischio per lo sviluppo della malattia del motoneurone (MND), secondo un ampio studio di dati genetici condotto nel Regno Unito dalla Queen Mary University di Londra, in collaborazione con il National Institutes of Health negli USA e con i ricercatori italiani del centro Cresla delle Molinette-Città della Salute e dell’Università di Torino guidati dal professor Adriano Chiò.

I risultati suggeriscono che i farmaci che abbassano il colesterolo, come le statine, potrebbero essere utilizzati per prevenire l’insorgenza di MND, se confermati in studi clinici.

Questo è il più grande studio fino ad oggi alla ricerca di fattori di rischio causali per la malattia del motoneurone e abbiamo visto che livelli più alti di colesterolo LDL erano causalmente legati a un maggior rischio di malattia“. – afferma il prof. Alastair Noyce del Queen Mary’s Wolfson Institute of Preventive Medicine. “I prossimi passi includeranno lo studio se abbassare i livelli di colesterolo potrebbe avere un effetto protettivo contro la MND e potenzialmente valutare l’uso di farmaci modificanti il ​​colesterolo nelle persone a rischio di MND.

Ricordiamo che MND o sclerosi laterale amiotrofica (SLA) è una malattia neurodegenerativa fatale per la quale non esiste una cura. La condizione colpisce il cervello e i nervi, con sintomi precoci tra cui debolezza, linguaggio confuso, difficoltà a deglutire cibo, crampi muscolari e contrazioni.

Pubblicato nella rivista Annals of Neurology , il team ha cercato set di dati genetici di circa 25 milioni di persone (tra cui oltre 337.000 persone della Biobank del Regno Unito) per trovare i fattori di rischio per lo sviluppo della SLA.

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Fonti: Queen Mary University di Londra – torino.corriere.it – Cresla delle Molinette-Città della Salute –’Università di Torino

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