L’insonnia e l’uso di farmaci per dormire sono stati collegati a un aumento del rischio di disabilità negli anziani, secondo uno studio del Penn State College of Health and Human Development e della Taipei Medical University.

Analizzando i dati di anziani negli Stati Uniti, i ricercatori hanno scoperto che un aumento dei sintomi di insonnia e dell’uso di sonniferi era associato a un rischio di disabilità del 20%. Lo studio sottolinea l’importanza di trattare l’insonnia in modo sicuro ed efficace, suggerendo che la terapia cognitivo-comportamentale può essere un’opzione valida.

Le misurazioni annuali dei dati sulla disabilità sono state effettuate tramite un questionario validato. Il questionario chiedeva informazioni sulle attività di cura personale, tra cui vestirsi, mangiare, usare il bagno e fare la doccia. Chiedeva anche informazioni sulle attività di mobilità, come alzarsi dal letto, muoversi in casa e uscire all’aperto.

I dati ottenuti suggeriscono che un anziano che ha aumentato l’uso di sonniferi da ‘mai’ a ‘ogni notte’ nel corso di cinque anni avrebbe maggiori probabilità di sviluppare una disabilità clinicamente significativa.

La terapia cognitivo-comportamentale è suggerita come trattamento sicuro ed efficace per l’insonnia.

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FontePenn State College of Health and Human Development

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