Le cause della polmonite nei bambini
I virus respiratori, non infezioni batteriche, sono le cause più comuni rilevati di polmonite acquisita in comunità nei bambini, secondo una nuova ricerca pubblicata sul “New England Journal of Medicine“.
Per indagare le cause e la prevalenza della polmonite acquisita in comunità nell’infanzia, il Centers for Disease Control and Prevention (CDC) ha studiato l’eziologia della polmonite in uno studio comunitario (EPIC – Etiology of Pneumonia in the Community), in collaborazione con istituzioni pubbliche tra cui l’ Università dello Utah Health Sciences. I risultati dei ricercatori rivelano che l’81 per cento dei casi esaminati sono stati causati da infezioni virali, mentre solo l’8 per cento sono stati causati da infezioni batteriche e il 7 per cento da entrambe virali e batteriche. Questa dati permetteranno ai ricercatori di stabilire i modi per curare o prevenire i virus respiratori, come il virus respiratorio sinciziale (RSV), che può portare alla polmonite. RSV è stato il più frequente, e il più comune nei bambini sotto i 5 anni, così come l’adenovirus e Metapneumovirus. Nei bambini di età compresa tra 5 e 18 anni, il patogeno più comune è stato il batterio Mycoplasma pneumoniae.
“I risultati aiutano a definire il ruolo dei virus come principali attori nella polmonite pediatrica e dimostrano la necessità di nuove terapie che possano ridurre la gravità della polmonite virale“, afferma Chris Stockmann, co-autore. “Per continuare ad abbassare l’incidenza di polmonite, dobbiamo trovare modi per prevenire le cause virali. Abbiamo anche bisogno di sviluppare test diagnostici migliori in modo da poter indirizzare con precisione il trattamento ed evitare un uso eccessivo di antibiotici, aumentando la velocità di recupero“.
Leggi abstract dell’articolo:
- Community-Acquired Pneumonia Requiring Hospitalization among U.S. Children
Stephen Lindstrom, Ph.D., Jonas M. Winchell, Ph.D., Jacqueline M. Katz, Ph.D., Dean Erdman, Dr.P.H., Eileen Schneider, M.D., M.P.H., Lauri A. Hicks, D.O., Richard G. Wunderink, M.D., Kathryn M. Edwards, M.D., Andrew T. Pavia, M.D., Jonathan A. McCullers, M.D., and Lyn Finelli, Dr.P.H. for the CDC EPIC Study Team + al.
N Engl J Med 2015; 372:835-845
Fonte ed approfondimenti: Centers for Disease Control and Prevention (CDC) – February 25, 2015