I tassi di morbilità e mortalità associati alla frattura dell’anca acuta rimangono elevati. La gestione della frattura dell’anca si è spostata per enfatizzare il trattamento chirurgico tempestivo, l’analgesia multimodale per ridurre l’uso di oppioidi e l’incorporazione di percorsi di recupero avanzati. La valutazione preoperatoria si concentra su problemi correggibili in modo acuto, con la consapevolezza che ritardare l’intervento chirurgico può peggiorare il risultato. L’analgesia multimodale che incorpora tecniche di anestesia regionale può aiutare a prevenire il delirio e facilitare la partecipazione precoce alla terapia fisica per ridurre le complicanze.

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