Il farmaco costituisce spesso un rimedio essenziale per la risoluzione di un problema acuto e cronico. La prescrizione è un atto medico, ma ha anche aspetti giuridici ed etici, pertanto viene effettuata da parte del clinico quando se ne ravvisa le reali necessità. È importante che il paziente sia adeguatamente informato sulle modalità e i tempi di assunzione, ma è altrettanto importante che egli si attenga scrupolosamente a queste indicazioni.
Sempre più spesso i pazienti ricorrono ad automedicazione per problemi lievi acquistando direttamente in farmacia il prodotto che ritiene adeguato. Questo comportamento è da ritenersi errato in quanto i prodotti detti “da banco” sono, al pari degli altri, gravati da effetti collaterali e interazioni con altri farmaci. Pertanto è opportuno rivolgersi al medico prima di acquistare un prodotto da banco, soprattutto quando ad assumerlo è un bambino, una donna in gravidanza o un anziano.
Le regole da seguire per un uso corretto di tutti i farmaci sono le seguenti:
- Rispetta la posologia, i tempi e i modi di assunzione prescritti dal medico
- Non assumere più farmaci contemporaneamente senza parere medico, alcuni farmaci interagiscono tra di loro dando reazioni negative
- Non sollecitare il medico a prescrivere un farmaco.
- Informare il medico di eventuali patologie e terapie già in atto, dello stato di gravidanza, e di allergie ai farmaci
- Non interrompere la terapia arbitrariamente
- Controlla sempre la scadenza
- Mantieni integra la confezione e il foglietto illustrativo
- Conserva in luogo fresco e asciutto, in frigorifero se è espressamente indicato
- In caso di comparsa di disturbi dopo l’assunzione del farmaco rivolgersi al medico
- I bambini, gli anziani e le persone affette da alcune patologie del fegato e dei reni necessitano di aggiustamenti della dose, rivolgersi al medico prima di assumere o somministrare farmaci nuovi in questi casi
- Per molti farmaci non è noto l’effetto che può avere sul feto, pertanto in gravidanza assumere il minor numero di farmaci possibile e sempre dietro consiglio medico
- Diffidare di suggerimenti di amici o parenti, non esiste un farmaco efficace in modo universale, anche per lo stesso disturbo.
Le terapie per patologie croniche a volte durano per molto tempo o anche per tutta la vita. È particolarmente importante in questi casi non sospenderle e non assumere altri farmaci di propria iniziativa. Di seguito alcuni esempi di terapia in cronico:
Ipocolesterolemizzanti
Per la maggior parte si tratta delle statine, farmaci che riducono il colesterolo nel sangue. La terapia una volta intrapresa non deve essere sospesa anche se si rilevano valori di colesterolo normali per due motivi fondamentali:
- I valori di colesterolo dipendono dal trattamento che si sta facendo
- La decisione di iniziare la terapia con questi farmaci dipende da una valutazione più ampia del singolo valore di colesterolo, ma serve a ridurre il rischio di malattia cardiovascolare.
Questi farmaci talvolta possono causare effetti indesiderati quali dolori muscolari, anche in questo caso la terapia non deve essere sospesa ma i sintomi vanno riferiti al medico che valuterà attentamente la situazione.
Antiipertensivi
I farmaci utilizzati per ridurre la pressione arteriosa sono diversi, la terapia viene adeguata in base a tanti fattori quali l’età, la risposta ai farmaci, l’assunzione di altri farmaci. È piuttosto comune modificare la terapia antiipertensiva nel corso della vita in risposta a vari fattori quali la temperatura (l’estate tende ad essere più bassa a causa della vasodilatazione, l’inverno più elevata), la capacità del paziente di assumere liquidi (disidratazione), lo stress (che porta ad un aumento della pressione arteriosa). È molto importante che la pressione venga misurata con regolarità per valutare nel tempo l’efficacia della terapia in atto. I farmaci non vanno mai sospesi in quanto una pressione elevata può causare patologie molto invalidanti quali l’ictus cerebrale. Una pressione arteriosa non controllata può anche non causare sintomi, ma il danno a carico dei vasi sanguigni si sviluppa nel tempo. In caso di comparsa di disturbi in concomitanza con l’inizio della terapia è fondamentale rivolgersi al medico che valuterà la possibilità di modificare la terapia.
Ipoglicemizzanti
I farmaci che si utilizzano nel Diabete Mellito hanno la funzione di controllare i valori di glucosio nel sangue. Il successo della terapia si misura con gli stick glicemici che il paziente esegue a domicilio e con la valutazione dell’emoglobina glicata, un valore che da una stima delle glicemie di circa due mesi. La terapia deve associarsi ad uno stile di vita sano e ad una dieta equilibrata in quanto nessun farmaco da solo è in grado di controllare il Diabete Mellito. La terapia non deve essere interrotta né modificata di propria iniziativa in quanto le conseguenze sono alterazioni della glicemia che possono avere conseguenze gravi:
- Iperglicemia: (aumento della glicemia) può causare disidratazione e perdita di coscienza
- Ipoglicemia: (riduzione della glicemia) tremori, sudorazione, agitazione, malessere, perdita di coscienza.
È importante rivolgersi al medico quando i controlli con stick risultano alterati in quanto può essere necessario modificare la terapia.
Molti farmaci vengono prescritti per risolvere problemi acuti o transitori, di seguito alcuni esempi:
Antibiotici
Farmaci prescritti per curare infezioni causate da batteri. Gli antibiotici sono una risorsa molto importante che bisogna utilizzare con cautela. Ultimamente è stata registrata una crescente resistenza agli antibiotici da parte dei batteri, che sono microorganismi in grado di sviluppare difese che rendono il farmaco poco e per nulla attivo sull’infezione. Per un uso corretto degli antibiotici bisogna:
- Evitare l’auto-prescrizione ma rivolgersi al medico che stabilisce l’utilità della terapia antibiotica. Molti disturbi sono di origine virale e l’antibiotico in questo caso non deve essere assunto.
- Sospendere/prolungare la terapia antibiotica di propria iniziativa. Questo favorisce lo sviluppo di ceppi resistenti al farmaco
- Tenere in casa una “scorta” di antibiotici, favorisce l’utilizzo del farmaco senza parere medico.
Antinfiammatori
Farmaci di ampio utilizzo in caso di dolori di origine infiammatoria. Non tutti i tipi di dolore necessitano o si giovano di un trattamento con antinfiammatorio in quanto non tutti i dolori hanno la stessa origine. Inoltre si tratta di farmaci da assumere con moderazione in quanto sono gravati da effetti collaterali a carico dello stomaco (gastrite, ulcera) e del sistema cardiovascolare (rialzo pressorio, ritenzione idrica, scompenso cardiaco). Per un uso corretto degli antinfiammatori è importante:
- Rispettare le dosi e i tempi prescritte dal medico
- Riferire al medico le terapie e le patologie di cui si soffre, molti farmaci interagiscono con gli antinfiammatori ed alcune patologie ne controindicano l’uso
- In caso di gravidanza non è opportuno l’utilizzo di antinfiammatori
- Assumere sempre il farmaco a stomaco pieno
- Non assumere di propria iniziativa farmaci “protettori gastrici”.