Gli scienziati del Department of Ophthalmology, University of Rochester, affermano di aver scoperto una proteina che sembra cruciale per l’insorgenza della degenerazione maculare legata all’età (AMD), una causa comune di cecità tra le persone anziane.
Il team di ricerca ha utilizzato cellule staminali umane per studiare il processo in più fasi che porta all’accumulo di drusen nell’occhio, un segno distintivo dell’AMD.
Hanno scoperto che la sovrapproduzione di una proteina chiamata TIMP3 inibisce gli enzimi MMP, portando all’accumulo di drusen e all’infiammazione.
Utilizzando un inibitore molecolare per fermare il processo infiammatorio, i depositi di drusen sono diminuiti, offrendo un potenziale obiettivo per nuovi farmaci.
“Gli attuali trattamenti per l’AMD hanno un’efficacia limitata e spesso comportano effetti collaterali significativi”, ha affermato Ruchira Singh, PhD , presso l’University of Rochester Flaum Eye Institute and Center for Visual Sciences. “La nostra ricerca mira a identificare nuovi target terapeutici che potrebbero potenzialmente arrestare la progressione di questa malattia“.
Leggi il full text dell’articolo:
- Human iPSC-based disease modeling studies identify a common mechanistic defect and potential therapies for AMD and related macular dystrophies
Sonal Dalvi et al,
Developmental Cell available online 2 October 2024 DOI: 10.1016/j.devcel.2024.09.006
https://doi.org/10.1016/j.devcel.2024.09.006.
Fonte: University of Rochester