Nuovi farmaci promettenti contro l’Alzheimer
I ricercatori del Politecnico Federale di Losanna, in Svizzera, hanno scoperto l’azione di due classi di molecole in grado di colpire l’attività dell’enzima prodotto dalle persone affette dal morbo di Alzheimer. Pubblicato su Nature Communications, i risultati di questo lavoro sono incoraggianti per il futuro sviluppo di un’arma terapeutica in grado di controllare la malattia.
Le classi di composti di nuova generazione , attualmente sono già in fase di test in ricerca clinica, hanno come bersaglio l’attività dell’enzima chiamato “gamma-secretasi”. Questo enzima “taglia” la proteina App, producendo tra l’altro i peptidi amiloidi più o meno lunghi. Solo le forme lunghe di peptidi amiloidi 42 – chiamato così perché conta 42 acidi aminati – hanno la facoltà di aggregarsi in placche ed i malati di Alzheimer ne producono quantità normalmente elevate. I nuovi composti producono solo peptidi amiloidi 38, più corti e incapaci di aggregarsi in placche neurotossiche.
Gli stessi ricercatori hanno anche annunciato di aver trovato le cause delle forme ereditarie precoci dell’Alzheimer.
Afferma Patrick Fraering, autore principale della ricerca, “il nostro lavoro suggerisce che le molecole della prossima generazione, modulando piuttosto che inibendo l’enzima, possono avere effetti collaterali minori o inesistenti”.
Leggi abstract dell’articolo:
- Alzheimer’s disease mutations in APP but not γ-secretase modulators affect epsilon-cleavage-dependent AICD production
Mitko Dimitrov, Jean-René Alattia, Thomas Lemmin, Rajwinder Lehal, Andrzej Fligier, Jemila Houacine, Ishrut Hussain, Freddy Radtke, Matteo Dal Peraro, Dirk Beher, Patrick C. Fraering
Nature Communications 4, Article number: 2246 doi:10.1038/ncomms3246 Published 02 August 2013
Fonte ed approfondimenti: Pharmastar – Politecnico Federale di Losanna