L’International Working Group ha aggiornato le linee guida diagnostiche per la malattia di Alzheimer per includere individui con cognizione normale che risultano positivi ai principali biomarcatori indicativi della patologia della malattia.

Queste raccomandazioni sono lo sforzo collaborativo di 46 esperti internazionali che sottolineano che la diagnosi della malattia di Alzheimer dovrebbe basarsi principalmente sulla valutazione clinica supportata dai biomarcatori“, ha affermato in un comunicato Bruno Dubois, MD, MSc, dell’Institute of Memory and Alzheimer’s disease nel dipartimento di neurologia dell’ospedale Salpetriere di Parigi.

Le revisioni hanno lo scopo di separare i pazienti in due gruppi: quelli con sintomi di AD e biomarcatori specifici, e quelli con solo biomarcatori ma nessun sintomo.
Le linee guida introducono tre nuovi termini per descrivere gli stadi della progressione della malattia: asintomatici a rischio, AD presintomatica e AD.
È stato riportato che il trattamento con stimolazione magnetica transcranica ripetitiva personalizzata ha ridotto in modo significativo la progressione della malattia di Alzheimer rispetto al placebo dopo 52 settimane.

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