Il fattore scatenante delle malattie infiammatorie croniche del tratto intestinale, note sotto l’acronimo di IBD, risiederebbe sulla superficie delle cellule epiteliali intestinali. La scoperta, condotta da un gruppo di ricercatori del MedUni di Vienna, pubblicata sulla rivista scientifica EMBO Reports, fornisce un nuovo potenziale punto di partenza per lo sviluppo di misure terapeutiche per le patologie croniche infiammatorie dell’intestino.
I ricercatori hanno dimostrato per la prima volta che alcune alterazioni del brush border, sporgenze dense a forma di dito, note come microvilli, che si trovano sulla superficie delle cellule epiteliali intestinali, le cellule dello strato più esterno dell’intestino, potrebbero essere associate allo sviluppo di IBD.
I microvilli sono collegati tra loro da un complesso proteico, noto come complesso di adesione intermicrovillare IMAC, che è responsabile della struttura organizzata del brush border. È noto che, una certa proteina dell’IMAC, chiamata CDHR5, è presente in quantità ridotte nelle persone affette da IBD.
Le sostanze attive che stimolano la produzione di proteine IMAC nelle cellule epiteliali intestinali potrebbero rappresentare un possibile punto di partenza per lo sviluppo di una terapia che contrasti le IBD.
Leggi abstract dell’articolo:
- Defects in microvillus crosslinking sensitize to colitis and inflammatory bowel disease;
Bernadette Mödl, Monira Awad, Daniela Zwolanek, Irene Scharf, Katharina Schwertner,
Danijela Milovanovic, Doris Moser, Katy Schmidt, Petra Pjevac, Bela Hausmann, Dana Krauß,
Thomas Mohr, Jasmin Svinka1, Lukas Kenner, Emilio Casanova, Gerald Timelthaler,
Maria Sibilia, Sigurd Krieger & Robert Eferl
EMBO reports (2023) 24: e57084 DOI 10.15252/embr.202357084
Fonte: MedUni Wien