L’uso di benzodiazepine tra gli anziani è comune nonostante l’evidenza di molti potenziali rischi. Ora un nuovo studio, pubblicato su “JAMA Internal Medicine” da un team dell’University of Michigan, VA e University of Pennsylvania, ha esaminato e confermato che l’uso a lungo termine di benzodiazepine da parte di adulti aumenta il rischio di effetti collaterali.
Dei 576 adulti partecipanti allo studio che hanno ricevuto la loro prima prescrizione di benzodiazepine nel 2008-2016, 152 avevano ancora una prescrizione attuale o recente un anno dopo. Lo studio includeva solo le persone le cui benzodiazepine erano state prescritte da non-psichiatri. Il prof. David Oslin, autore senior del documento afferma: “Quando un medico prescrive per 30 giorni una benzodiazepina, il messaggio al paziente è quello di assumere il farmaco ogni giorno e per un lungo periodo. Questa aspettativa si traduce in un uso cronico che a lungo termine si traduce in maggiori rischi come cadute, deterioramento cognitivo e al peggio insonnia“.
I ricercatori affermano che i loro risultati indicano una forte necessità di una migliore educazione degli operatori sanitari e del pubblico riguardo ai rischi associati a questi farmaci.
Leggi abstract dell’articolo:
- Factors Associated With Long-term Benzodiazepine Use Among Older Adults.
Lauren B. Gerlach, Donovan T. Maust, Shirley H. Leong, Shahrzad Mavandadi, David W. Oslin.
JAMA Internal Medicine, 2018; DOI: 10.1001/jamainternmed.2018.2413
Fonte ed approfondimenti: University of Michigan