La paraproteinemia monoclonale, nella sua forma più comune di gammopatia monoclonale di significato indeterminato (MGUS), è una condizione frequente nella popolazione anziana e viene spesso identificata incidentalmente durante indagini di laboratorio. Sebbene tradizionalmente considerata una condizione benigna, evidenze crescenti mostrano che la MGUS può evolvere verso neoplasie ematologiche o causare danno d’organo attraverso meccanismi mediati dalla paraproteina.
Questo documento di Good Practice della British Society for Haematology si basa su una revisione strutturata della letteratura internazionale e su un processo di consenso multidisciplinare, con l’obiettivo di fornire raccomandazioni pratiche per la diagnosi, la stratificazione del rischio e la gestione clinica della MGUS.
Il lavoro definisce criteri diagnostici standardizzati, propone modelli validati di stratificazione del rischio di progressione e introduce il concetto di gammopatia monoclonale di significato clinico (MGCS), evidenziando come anche cloni a bassa massa tumorale possano determinare danno renale, neurologico, cutaneo o sistemico. Vengono inoltre delineati percorsi di follow-up differenziati in base al rischio, con l’obiettivo di ridurre indagini inutili nei pazienti a basso rischio e favorire una diagnosi precoce delle forme evolutive o clinicamente significative.
Gli autori sottolineano infine la necessità di un approccio multidisciplinare nei casi di sospetta MGCS e discutono criticamente il ruolo, ancora sperimentale, dello screening mirato della popolazione per MGUS.
Leggi il full text dell’articolo:
- Investigation and management of the monoclonal gammopathy of undetermined significance
Simon Stern, Satarupa Chaudhuri, Mark Drayson et al.
British Journal of Haematology (2023) https://doi.org/10.1111/bjh.18866


















