La FDA approva un test ematico per la diagnosi precoce dell’Alzheimer, che individua biomarcatori come beta-amiloide e tau fosforilata.

Rispetto agli esami finora impiegati, come la PET cerebrale o la puntura lombare, il nuovo test risulta meno invasivo, più accessibile e più sostenibile anche in ambito di medicina generale. L’utilizzo dei biomarcatori ematici rappresenta un cambiamento radicale che consentirà, innanzitutto, una diagnosi più precoce e diffusa, anche nei centri non specialistici, rendendo possibile l’identificazione della malattia in fasi molto iniziali.

Permette di selezionare pazienti per terapie anti-amiloide, efficaci nelle fasi iniziali della malattia, migliorando la precisione diagnostica.

Studi come Clarity-AD e Trailblazer-ALZ 2 confermano l’importanza di una diagnosi biologica precoce per ottimizzare i trattamenti.

Comunicato stampa FDA

Comunicato stampa Società Italiana Neurologia – SIN

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