Sviluppato un tool basato sull’intelligenza artificiale che predice il successo della terapia nell’80% delle pazienti con tumori ovarici, inteso come riduzione volumetrica delle lesioni tumorali, con una accuratezza dell’80%, cioè di gran lunga superiore a quella dei metodi usati attualmente in ambito clinico.
Lo strumento si chiama IRON (Integrated Radiogenomics for Ovarian Neoadjuvant therapy) e si basa appunto sull’intelligenza artificiale. Lo strumento va ad analizzare diverse caratteristiche clini della paziente, dal DNA tumorale circolante nel sangue (biopsia liquida) a caratteristiche generali (età, stato di salute, etc) ai marker tumorali e alle immagini della malattia acquisite con la TAC, e sulla base di esse esprime una previsione sulle chance di successo della terapia.
È il risultato di uno studio pubblicato sulla rivista “Nature Communications”, realizzato su 134 pazienti con tumore dell’ovaio di alto grado, coordinato dalla professoressa Evis Sala, Ordinario di Diagnostica per immagini e radioterapia alla Facoltà di Medicina e Chirurgia dell’Università Cattolica.
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- Integrated radiogenomics models predict response to neoadjuvant chemotherapy in high grade serous ovarian cancer.
Crispin-Ortuzar, M., Woitek, R., Reinius, M.A.V. ……….. Evis Sala & James D. Brenton
Nat Commun 14, 6756 (2023). https://doi.org/10.1038/s41467-023-41820-7
Fonte: Facoltà di Medicina e chirurgia dell’Università Cattolica