Collegamenti tra infiammazione e cancro del colon-retto

Un nuovo studio condotto dal prof. Raymond DuBois dell’Arizona State University, ha identificato per la prima volta i dettagli di come un’infiammazione inneschi le cellule tumorali del colon per la diffusione ad altri organi, processo di metastasi.

A new Arizona State University research study led by Biodesign Institute executive director Raymond DuBois has identified for the first time the details of how inflammation triggers colon cancer cells to spread to other organs, or metastasize.
Photo by: Michael Northrop, Biodesign Institute

Abbiamo da tempo notato che l’assunzione di aspirina o altri farmaci antinfiammatori (chiamati farmaci anti-infiammatori non steroidei o FANS), hanno effetti benefici sulla riduzione del rischio di cancro del colon-retto“, ha detto DuBois.
Nello studio abbiamo dimostrato un legame diretto tra il mediatore prostaglandina E2 pro-infiammatorio e cellule staminali del cancro colorettale“.

Quando si hanno livelli elevati di PGE 2 nei pazienti con cancro, la prognosi è spesso infausta. Il ruolo normale di PGE 2 è quello di attrarre le cellule immunitarie del corpo e stimolare percorsi che guariscano le ferite. Il livello di PGE 2 sale e poi scende entro pochi giorni dalla guarigione della ferita. Nel cancro, si hanno elevati livelli di PGE 2 cronici, questo genera delle cellule staminali del cancro che promuovono la progressione del cancro e la diffusione metastatica.

Lo studio sugli animali ha dimostrato che quando PGE 2 si lega al suo recettore sulla superficie della cellula tumorale, PGE receptor 4, o EP4, si innesca una cascata di segnalazioni per le cellule staminali del cancro che si rinnovano e si diffondono. “Siamo stati in grado di bloccare la segnalazione PGE2 con l’aggiunta di un farmaco che inibisce il legame al recettore EP4, questo ha ridotto il numero di polipi e bloccato le metastasi epatiche” – conclude DuBois.

I risultati pubblicati sulla rivista “Gastroenterology“, permetteranno ai ricercatori di identificare nuovi bersagli farmacologici per la prevenzione e il trattamento del cancro del colon.

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Fonte: Arizona State University