Due nuovi marker per rilevare l’aggressività del cancro alla prostata

Il cancro alla prostata è il tumore più comunemente diagnosticato negli uomini ed è tra le prime cinque cause di morte per cancro. Nella maggior parte dei casi, il cancro alla prostata può essere trattato con successo, ma esiste un gruppo di pazienti che subiscono un decorso aggressivo e spesso con esito fatale. Lo studio congiunto condotto da un team di ricerca guidato da Robert Wiebringhaus e supervisionato da Lukas Kenner del Dipartimento di Patologia di MedUni Vienna e del Dipartimento di Patologia degli animali da laboratorio di Vetmeduni, membro del Comitato esecutivo del Comprehensive Cancer Center di MedUni Vienna e dell’Ospedale universitario di Vienna, ha identificato nuovi marcatori tumorali in pazienti con carcinoma prostatico aggressivo che indicano una sopravvivenza più scarsa e possono quindi essere utilizzati in futuro per aiutare a valutare il rischio.

In particolare due proteine ​​di interesse dall’analisi proteomica – NDUFS1 e ATP5O – sono state studiate in modo più approfondito in una raccolta di campioni di pazienti con dati clinici associati. Utilizzando la colorazione immunoistochimica e l’analisi dei dati, queste due proteine ​​hanno dimostrato di essere associate a una minore probabilità di sopravvivenza nelle forme più aggressive di cancro alla prostata.

Leggi il full text dell’articolo:

Fonte: MedUni Vienna’s Department of Pathology