L’European Heart Journal: Acute Cardiovascular Care ha pubblicato per conto dell’ European Society of Cardiology, il primo documento europeo sul trattamento d’urgenza dei pazienti con scompenso cardiaco acuto.
“Lo scompenso cardiaco acuto è il sintomo di una malattia cronica che porta l’ammalato in pronto soccorso per la comparsa di un’improvvisa e grave dispnea a riposo. Nel 50% dei pazienti la condizione di base è lo scompenso cardiaco cronico e nell’altra metà è un pregresso infarto o una cardiopatia non diagnosticata” – affermano gli esperti.
“Anche se la malattia è una condizione di estrema gravità, non sono ancora disponibili terapie standardizzate e accettate. Viceversa, quelle per l’infarto miocardico acuto vennero concordate in Europa già 30 anni fa. Lo scompenso cronico non è guaribile”.
“Solo metà dei dimessi con scompenso cardiaco acuto, nonostante le apparenti condizioni di buona salute, sopravvive più di tre anni” afferma Christian Mueller dell’Acute Heart Failure Study Group. “È compito del medico d’urgenza garantire il primo appuntamento, ma successivamente i pazienti dovranno essere visti dal loro medico di famiglia per mettere a punto la terapia, valutare i segni vitali, misurare la pressione e dosare gli elettroliti e la funzionalità renale” precisa Mueller.
Scarica e leggi il documento in full text:
- European Society of Cardiology – Acute Cardiovascular Care Association position paper on safe discharge of acute heart failure patients from the emergency department
Price S, Mebazaa A, Mueller C. – Acute Heart Failure Study Group of the ESC Acute Cardiovascular Care
European Heart Journal: Acute Cardiovascular Care 2048872616633853, first published on February 21, 2016 as doi:10.1177/2048872616633853
Fonte: European Society of Cardiology