L’obesità e diabete di tipo 2 continuano a aumentare in tutto il mondo, così come la malattia epatica cronica associata, la malattia epatica grassa non alcolica (NAFLD). Sebbene la NAFLD sia stata considerata una malattia benigna del fegato, le prove attuali suggeriscono che si tratta di una malattia complessa del fegato che, per circa il 20% dei pazienti, può progredire verso fibrosi, cirrosi, carcinoma epatocellulare, trapianto di fegato e morte.

È importante notare che, dato l’associazione della NAFLD con la sindrome metabolica, la prima causa di morte tra coloro con NAFLD è legata alle malattie cardiovascolari. Inoltre, la NAFLD è associata a un deterioramento delle condizioni riportate dal paziente e a un significativo onere economico. Pertanto, gli sforzi sono ora indirizzati all’utilizzo di test non invasivi (noninvasive tests NIT) per identificare i pazienti con NAFLD e coloro che sono a rischio di progressione della malattia epatica e di esiti avversi nelle pratiche endocrinologiche, in modo da poter effettuare una corretta stratificazione del rischio e riferimenti.

In questa revisione pubblicata su “Endocrine Practice“, vengono discussi i test non invasivi più comuni utilizzati e viene fornito un algoritmo semplice e clinicamente rilevante utilizzando questi NIT per identificare i pazienti con NAFLD a rischio di esiti avversi e successiva gestione clinica.

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