L’ipertrofia prostatica benigna non è una patologia ma un insieme di sintomi causati dall’aumento delle dimensioni della ghiandola. Colpisce gran parte della popolazione maschile, nel mondo: tra i 31 e i 40 anni l’IPB colpisce l’8% della popolazione maschile, tra i 51 e i 60 anni il 50% della popolazione maschile mentre dopo gli 80 anni l’80%.
La zona della ghiandola che subisce la trasformazione è quella che circonda l’uretra pertanto i sintomi saranno quelli di una parziale ostruzione del tratto urinario. L’IPB resta asintomatica fintanto che la ghiandola non comprime l’uretra. Quando questo accade il paziente avvertirà i seguenti sintomi:

  • Minzione frequente
  • Sensazione di mancato svuotamento della vescica alla fine della minzione
  • Esitazione all’inizio della minzione
  • Mitto poco valido (non più rotondo, ma di forma variabile e flebile)
  • Urgenza minzionale con o senza incontinenza

Diagnosi
La posizione che occupa permette di apprezzarne le dimensioni e la consistenza attraverso l’esplorazione rettale.
L’esame clinico resta un momento importante perché il medico può apprezzare le dimensioni della ghiandola e che la consistenza non si sia modificata. Una diagnosi di IPB viene completata con l’esecuzione esami di diagnostica per immagine che permettono di vedere la struttura e stimarne le dimensioni, e con una serie di esami svolti per quantificare il grado di ostruzione uretrale e di ristagno delle urine in vescica alla fine della minzione. Il dosaggio del PSA è un esame del sangue che nei pazienti affetti da IPB risulta elevato.

Terapia medica
Esistono farmaci in grado di ridurre i sintomi dell’IPB, sono farmaci assunti per via orale che devono essere assunti in maniera regolare per almeno sei mesi per apprezzarne l’effetto.

Terapia chirurgica

  • TURP: metodica effettuata per via trans-uretrale che permette di rimuovere il tessuto prostatico che ostruisce l’uretra. Questa procedura è la più utilizzata in casi di IPB, presenta alcuni effetti secondari legati alla sessualità come l’eiaculazione retrograda detta anche “orgasmo asciutto”, in quanto lo sperma refluisce in vescica. Questo non inficia il piacere sessuale ma di fatto rende l’uomo sterile.
  • Prostatectomia: quando non può essere effettuata la TURP il paziente viene sottoposto a rimozione della prostata tramite taglio addominale.
  • TUIP: questa metodica viene impiegata quando la prostata non è notevolmente ingrandita ma causa i sintomi urinari dell’IPB. Ha un approccio trans-uretrale ma non comporta asportazione del tessuto prostatico ma solo incisioni volte a mantenere l’uretra pervia.
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