La tiroide è una ghiandola endocrina posta alla base del collo che ha l’importante funzione di produrre gli ormoni T3 e T4 sotto lo stimolo dell’ipofisi. Si tratta di una ghiandola costituita da due lobi posti ai lati della trachea.
L’equilibrio tra la tiroide che produce gli ormoni e l’ipofisi che la stimola è un meccanismo molto fine regolato dall’ormone TSH e dagli ormoni T3 e T4. L’ipofisi invia il segnale alla tiroide attraverso la secrezione del TSH, in risposta allo stimolo la tiroide produce T3 e T4 che si riversano nel sangue dando all’ipofisi il segnale di STOP definito feed-back negativo che impedisce che vengano prodotti più ormoni del necessario. (immagine feed-back negativo). Per produrre gli ormoni la ghiandola tiroidea ha bisogno di Iodio, un minerale contenuto nel sale marino iodato, nel pesce ed in molti frutti di mare.
La tiroide accumula lo iodio che poi utilizza per produrre gli ormoni.
Gli ormoni tiroidei agiscono su tutte le cellule dell’organismo regolandone il metabolismo, inoltre sono molto importanti per lo sviluppo del feto, in particolare agiscono regolando la formazione del sistema nervoso, della cute e dello scheletro.
Quando la funzionalità della tiroide si altera può dare luogo a due condizioni:
- Ipertiroidismo
- Ipotiroidismo
Per ipotiroidismo si intende la condizione in cui la tiroide produce una quantità di ormoni insufficiente rispetto alla necessità dell’organismo.
Cause principali
- Ipotiroidismo congenito: è una rara causa di ipotiroidismo causato dall’agenesia della ghiandola durante lo sviluppo fetale
- Malattia autoimmune: la tiroidite autoimmune è una patologia che si caratterizza per la progressiva distruzione delle cellule tiroidee da parte del sistema immunitario. Come per le altre patologie autoimmuni si verifica un’erronea attivazione delle cellule del sistema immunitario che riconoscono come non-self (estranee) cellule della tiroide che diventano un bersaglio da distruggere. La forma più comune è la Tiroidite di Hashimoto, una patologia che colpisce più spesso le donne rispetto agli uomini. Il processo di distruzione è progressivo e i pazienti affetti nelle ultime fasi necessitano di terapia ormonale sostitutiva. Le cause restano ad oggi ignote.
- Asportazione chirurgica
- Patologie tiroidee: neoplasie, ischemie, radiazioni compromettono la funzione tiroidea.
- Danni dovuti all’assunzione di farmaci tireotossici quali amiodarone e litio.
Sintomi
I sintomi dell’ipotiroidismo si manifestano quando i livelli di ormoni tiroidei circolanti nel sangue sono bassi o assenti.
Quando la ghiandola non produce adeguate quantità di ormoni la stimolazione da parte dell’ipofisi (TSH) aumenta e può causare l’aumento delle dimensioni della tiroide (quando questa non è danneggiata o assente), determinando la comparsa del gozzo.
La maggior parte dei sintomi dell’ipotiroidismo sono causati dal rallentamento del metabolismo corporeo: aumento di peso, sonnolenza, astenia, bradicardia, sensazione di freddo ed aumento della colesterolemia. Nelle donne si può verificare amenorrea (assenza di mestruazioni), nell’uomo disfunzione erettile. Altri sintomi sono il rallentamento psico-motorio, cute secca, perdita dei capelli, pallore della cute.
Diagnosi
Quando si sospetta un ipotiroidismo è necessario eseguire un dosaggio degli ormoni tiroidei. Quando esiste una familiarità o altri motivi per sospettare una tiroidite autoimmune si esegue il dosaggio degli anticorpi specifici per cellule tiroidee.
Terapia
La terapia ormonale sostitutiva è necessaria in caso di ipotiridismo, si basa sull’assunzione a digiuno dell’ormone L-tiroxina. Talvolta è necessario modificare la terapia in base ai dosaggi ormonali per diverse settimane prima di trovare un equilibrio.
Ipertiroidismo
L’ipertiroidismo è un insieme di sintomi dovuti ad un eccesso di ormoni tiroidei nel sangue.
Cause
- Tiroiditi autoimmuni: la forma più comune è il morbo di Basedow caratterizzato dalla produzione di anticorpi specifici in grado di stimolare le cellule tiroidee a produrre ormoni. Anche altre tipologie di tiroiditi causano ipertiroidismo nella fase di distruzione della ghiandola in quanto dalle cellule si riversano nel torrente circolatorio grandi quantità di ormoni.
- Gozzo multinodulare tossico: può accadere che uno dei noduli presenti da tempo inizi a produrre ormoni
- Adenoma di plummer: presenza di un solo nodulo che produce ormoni
- Adenoma ipofisario: causa inconsueta di ipertiroidismo, determinato dalla stimolazione abnorme da parte dell’ipofisi.
Sintomi
I sintomi comuni sono: tachicardia, dimagrimento nonostante l’aumentato appetito, sudorazione, agitazione ed insonnia. Nella donna può manifestarsi irregolarità mestruale, nell’uomo eiaculazione precoce.
Nel morbo di Graves generalmente è presente gozzo (aumento delle dimensioni della ghiandola) e oftalmopatia, tipicamente esoftalmo (fuoriuscita parziale del bulbo oculare con apparenti aumentate dimensioni dell’occhio).
Le tiroiditi (infiammazione della tiroide) si possono manifestare con dolore alla palpazione della ghiandola, febbre e sintomi di infezione alle alte vie respiratorie.
Diagnosi
Quando si sospetta un ipertiroidismo si effettuano degli esami ematici per dosare la concentrazione di ormoni tiroidei nel sangue e qualora risultassero alterati si procede con la ricerca delle cause per cui ci si avvale anche della ecografia e della scintigrafia tiroidea che serve a valutare se un nodulo è funzionante (secerne ormone) o meno.
Terapia
La terapia si basa sul trattamento della causa e dei sintomi associati.
Possono utilizzati farmaci anti-tiroidei per ridurre la produzione di ormone, oppure impiegare il radio-iodio, un elemento che viene captato dalle cellule della tiroide causandone la distruzione. Solo in alcuni casi il paziente viene sottoposto ad intervento di tiroidectomia parziale.