Sulla rivista “Nature Reviews Cancer” è stata pubblicata una review sulle principali teorie sull’origine del cancro e l’importanza relativa dei fattori che le sostengono. L’insieme delle prove disponibili suggerisce che i tessuti in via di sviluppo e invecchiamento “camminano su un filo del rasoio”, mantenendo adeguati livelli di plasticità cellulare per generare e mantenere i tessuti evitando al tempo stesso di esagerare nella trasformazione. Piuttosto che considerare il cancro come una “sfortuna”, comprendere la complessa coreografia dei fattori intrinseci ed estrinseci delle cellule che caratterizzano la trasformazione promette di scoprire nuovi modi efficaci per prevenire, individuare e fermare il cancro prima che diventi incurabile.

  • Teoria 1: La teoria della mutazione somatica propone che l’accumulo di mutazioni negli oncogeni e nei geni soppressori del tumore trasformi le cellule, portando a proliferazione sfrenata e cancro.
  • Teoria 2: La teoria del campo dell’organizzazione tissutale suggerisce che le neoplasie sono guidate a livello tissutale da interazioni croniche anormali tra lo stroma e il parenchima. Lo stroma può includere cellule immunitarie, matrice extracellulare (ECM) e fibroblasti, tra gli altri elementi.
  • Teoria 3: La teoria della sfortuna estende la teoria della mutazione somatica, proponendo che le mutazioni casuali nelle cellule staminali autorinnovanti generano figlie maligne, autorinnovanti, che propagano il cancro.
  • Teoria 4: La teoria dello stato fondamentale unisce elementi della mutazione somatica, del campo dell’organizzazione dei tessuti e delle teorie della sfortuna, sottolineando l’importante contributo di ciascuno nel determinare il rischio di cancro.

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