Una nuova combinazione di farmaci a bersaglio molecolare nei pazienti affetti da osteosarcoma (tumore delle osaa): questa è l’innovativa proposta di Giovanni Grignani dell’IRCCS di Candiolo – Torino e del gruppo di lavoro che, coordinato dal Centro di Candiolo, ha visto la partecipazione di altri Istituti di Ricovero e Cura a Carattere Scientifico italiani. Il lavoro è stato pubblicato sulla rivista “The Lancet Oncology“. I ricercatori hanno, per prima cosa identificato alcuni oncogeni coinvolti nella proliferazione dell’osteosarcoma. Successivamente uno studio clinico ha sperimentato che il “Sorafenib” (un farmaco a bersaglio molecolare, inibitore di diversi recettori degli enzimi tirosina-chinasi) può rallentare la progressione della malattia, in una significativa percentuale di pazienti privi di altre opzioni terapeutiche. In seguito i ricercatori hanno compreso che la resistenza al “Sorafenib” coinvolge un’altra via metabolica, che può essere efficacemente inibita dall’utilizzo concomitante dell’ “Everolimus” (un secondo farmaco mirato). I ricercatori sottolineano che non si tratta ancora di una cura definitiva. Questo lavoro, però, aggiunge un ulteriore tassello alla conoscenza della biologia dell’osteosarcoma.

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Fonte ed approfondimenti: IRCCS di Candiolo (Torino)

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