Chi soffre di infezioni ricorrenti del tratto urinario (UTI) potrebbe aspettarsi trattamenti più efficaci grazie alla ricerca condotta dall’Università del Queensland in Australia. Dalla ricerca è emerso che E. coli recuperato dai campioni fecali del paziente era la causa delle infezioni ricorrenti.
“Ora sappiamo che i batteri possono risiedere nell’intestino per periodi molto lunghi e causare UTI ricorrenti, nonostante il trattamento antibiotico”. “Pertanto, è il momento di prendere in considerazione l’uso di antibiotici che non solo tratteranno l’infezione nella vescica, ma elimineranno anche il serbatoio di infezione nell’intestino che semina un’infezione ricorrente della vescica.” – afferma il prof. Scott A. Beatson. “Se lo stesso ceppo continua ad essere identificato, potremmo progettare un trattamento su misura per eliminare i batteri non solo dall’urina del paziente, ma anche dal serbatoio intestinale” conclude il professore.
La ricerca è stata pubblicata sulla rivista “Nature Communications“.
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- Population dynamics of an Escherichia coli ST131 lineage during recurrent urinary tract infection
Brian M. Forde, Leah W. Roberts[…]Scott A. Beatson
Nature Communications volume 10, Numero articolo:3643 (2019) Pubblicato: 13 agosto 2019
Fonte: University of Queensland