Chi soffre di infezioni ricorrenti del tratto urinario (UTI) potrebbe aspettarsi trattamenti più efficaci grazie alla ricerca condotta dall’Università del Queensland in Australia. Dalla ricerca è emerso che E. coli recuperato dai campioni fecali del paziente era la causa delle infezioni ricorrenti.

Ora sappiamo che i batteri possono risiedere nell’intestino per periodi molto lunghi e causare UTI ricorrenti, nonostante il trattamento antibiotico”. “Pertanto, è il momento di prendere in considerazione l’uso di antibiotici che non solo tratteranno l’infezione nella vescica, ma elimineranno anche il serbatoio di infezione nell’intestino che semina un’infezione ricorrente della vescica.” – afferma il prof. Scott A. Beatson. “Se lo stesso ceppo continua ad essere identificato, potremmo progettare un trattamento su misura per eliminare i batteri non solo dall’urina del paziente, ma anche dal serbatoio intestinale” conclude il professore.

La ricerca è stata pubblicata sulla rivista “Nature Communications“.

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Fonte: University of Queensland

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