Un nuovo esame del sangue ha dimostrato una notevole promessa nel discriminare tra persone con e senza la malattia di Alzheimer e le persone a rischio genetico noto. Secondo questo studio pubblicato nel Journal of American Medical Association (JAMA) e contemporaneamente presentato alla Conferenza Internazionale dell’Associazione Alzheimer il test potrebbe essere in grado di rilevare la malattia già 20 anni prima dell’inizio del deficit cognitivo.

Secondo il nuovo studio, le misurazioni del fosfo-tau217 (p-tau217), una delle proteine ​​tau trovate nei grovigli, potrebbero fornire un indicatore relativamente sensibile e accurato di placche e grovigli – corrispondente alla diagnosi di Alzheimer – in persone viventi.

L’analisi del sangue p-tau217 ha grandi promesse nella diagnosi, nella diagnosi precoce e nello studio dell’Alzheimer“, ha affermato il prof. Oskar Hansson dell’Università di Lund, in Svezia.

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