I ricercatori della Facoltà di Medicina dell’Università di Bonn e dell’Ospedale universitario di Bonn (UKB), in collaborazione con l’Università partner di St Andrews in Scozia e il Laboratorio europeo di biologia molecolare di Amburgo, hanno scoperto una nuova funzione delle forbici genetiche CRISPR/Cas9. Lo studio è stato pubblicato sulla rivista scientifica “Nature“.
Il gruppo di ricerca ha scoperto che le piccole molecole di segnalazione prodotte dalle forbici del gene si legano, tra le altre cose, a una proteina chiamata CalpL, che poi diventa una “proteasi” attiva. Questi sono enzimi che scompongono le proteine e quindi funzionano come forbici proteiche. “Le proteasi sono utilizzate anche nel sistema immunitario umano per trasmettere informazioni ad alta velocità“- affermano i ricercatori.
I ricercatori hanno anche trovato il bersaglio delle loro forbici proteiche appena scoperte. Taglia una piccola molecola proteica chiamata CalpT, che funge da chiusura di sicurezza per CalpS, una terza molecola proteica: CalpS è una proteina molto ben protetta che viene rilasciata dall’intero meccanismo. Porterà il meccanismo di trascrizione a geni specifici “, passando il metabolismo del batterio alla difesa.
Con la scoperta di questa complicata cascata di segnali, i ricercatori hanno scoperto un aspetto completamente nuovo dei sistemi CRISPR.
La cosa grandiosa dei sistemi CRISPR è anche che possono essere riprogrammati molto facilmente per scopi biotecnologici e medici, afferma il team. Con l’aiuto di CRISPR, il DNA può essere modificato in modo specifico, ovvero è possibile inserire o asportare geni o interi blocchi di geni.
Leggi il full text dell’articolo:
- Antiviral signaling by a cyclic nucleotide activated CRISPR protease.
Christophe Rouillon, Niels Schneberger, Haotian Chi, Katja Blumenstock, Stefano Da Vela, Katrin Ackermann, Jonas Moecking, Martin F. Peter, Wolfgang Boenigk, Reinhard Seifert, Bela E. Bode, Jonathan L. Schmid-Burgk, Dmitri Svergun, Matthias Geyer, Malcolm F. White & Gregor Hagelueken:
Nature; https://doi.org/10.1038/s41586-022-05571-7