Lo screening a lungo termine con l’antigene sierico prostatico specifico (PSA) e le biopsie prostatiche sistematiche possono ridurre la mortalità per cancro alla prostata, ma portano a una diagnosi eccessiva inaccettabile. Nell’ultimo decennio, i metodi diagnostici sono migliorati ed è stata stabilita la natura indolente del carcinoma prostatico di basso grado. Questi progressi ora consentono un rilevamento più selettivo del cancro alla prostata potenzialmente letale.

L’uso di calcolatori di rischio, biomarcatori e risonanza magnetica per selezionare uomini con un valore di PSA elevato per la biopsia e il targeting per lesione piuttosto che biopsie prostatiche sistematiche riduce il rilevamento del cancro di basso grado e quindi la sovradiagnosi.

Questa revisione non sistematica pubblicata su “BMJ Oncology“, riassume i progressi diagnostici rilevanti, gli studi di screening precedenti e in corso, le politiche sanitarie e le importanti lacune di conoscenza rimanenti.

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