Come si trasmette?
L’AIDS è una sindrome causata dall’infezione del virus HIV, un retrovirus che si trasmette tramite rapporti sessuali, sangue infetto (o emoderivati) o per via materno-fetale.
Come si manifesta?
Bisogna distinguere l’infezione da virus dell’HIV e la malattia da AIDS. In occasione del contagio in qualche caso, può manifestarsi una sindrome simile ad una forma virale come per esempio la mononucleosi, ma in genere la prima infezione è asintomatica. Pertanto il soggetto può restare asintomatico per molti anni senza essere a conoscenza della malattia e contagiare eventuali partner sessuali.
Il virus HIV distrugge le cellule del sistema immunitario (Linfociti T Helper-cellule CD4+). Questo comporta una progressiva riduzione della capacità dell’organismo di difendersi da malattie infettive e neoplasie. Solo quando il numero di cellule CD4+ scende al di sotto di una soglia critica la sindrome da immunodeficienza si evidenzia con la comparsa di infezioni opportunistiche e tumori che costituiscono la causa di morte più frequente in soggetti affetti da AIDS. Con il termine ‘infezioni opportunistiche’ ci si riferisce a patologie infettive date da organismi che in condizioni di immunocompetenza (normale funzionamento del sistema immunitario) non sarebbero in grado di causarle.
Le infezioni opportunistiche più frequenti sono:
- Candidosi, infezione fungina che colpisce bocca, gola, polmoni e vagina;
- Criptosporidiosi, infezione parassitaria che colpisce le cellule epiteliali del tratto gastrointestinale, l’epitelio dei condotti biliari e del tratto respiratorio;
- Meningite criptococcica, infezione fungina delle membrane che avvolgono il cervello e il midollo spinale;
- Citomegalovirus, virus della famiglia degli herpes che può causare infezioni in molti organi del corpo umano, sebbene le persone con HIV siano più suscettibili ad infezioni alla retina;
- Herpes simplex, infezione frequente, che può causare herpes genitale, ma che per gli individui con HIV può essere ancor più frequente e grave;
- Mycobatterium avium complex, infezione batterica che dà febbre ricorrente, problemi digestivi e grave perdita di peso
- Polmonite da Pneumocystis carinii, un’infezione fungina ai polmoni che può essere fatale;
- Toxoplasmosi, infezione parassitaria che può colpire diverse parti del corpo e più frequentemente il cervello;
- Tubercolosi, infezione batterica che attacca i polmoni e può causare meningite, principale causa di morte fra coloro che sono colpiti dal virus: circa un terzo delle persone che convivono con l’HIV sono affette da questa patologia.
Come si diagnostica?
Data la latenza della patologia (fino a 10 anni) la diagnosi viene formulata spesso con ritardo. E’ basata sulla documentazione di anticorpi anti-HIV nel siero (sieropositività). Lo sviluppo di anticorpi avviene entro 3 mesi dalla esposizione. La diagnosi viene completata con la ricerca di antigeni e molecole del virus tramite l’impiego di tecniche bio-molecolari. Per poter eseguire il test dell’HIV è necessario il consenso scritto del paziente. Al momento sono disponibili preso alcuni ambulatori di medicna generale i test-rapidi per l’HIV che vengono effettuati su campioni di saliva.
Come si cura?
L’obiettivo della terapia è quello di limitare il più possibile la proliferazione del virus HIV. E’ necessario che venga assunta il più presto possibile così da evitare l’instaurarsi della sindrome da immunodeficienza umana. La terapia consiste in un cocktail di farmaci antiretrovirali che il paziente assumerà per tutta la vita. La capacità del virus di mutare continuamente rende necessario l’utilizzo contemporaneo di più farmaci che in modo diverso ne limitano la proliferazione, contenendo il progressivo indebolimento del sistema immunitario.
Come si previene?
Per prevenire una infezione da HIV è necessario l’utilizzo del preservativo durante i rapporti sessuali penetrativi di tipo vaginale-orale-anale ed evitare lo scambio di siringhe in caso di utilizzo di droghe assunte per via endovenosa.