Non solo aumenta il rischio di tumore, ma una dieta ricca di zuccheri “manda in tilt” il cervello ostacolando la capacità delle staminali neurali di auto-rinnovarsi. I ricercatori dell’Università Cattolica del Sacro Cuore di Roma  hanno scoperto, infatti, che in presenza di concentrazioni elevate di zucchero (simili a quelle che possono verificarsi in caso di del diabete) le cellule staminali del cervello – fondamentali per i processi di apprendimento e memoria nonché per la riparazione dei danni cerebrali – non riescono più a riprodursi e, quindi, a garantire il necessario ricambio di neuroni nell’ippocampo, centro nevralgico della formazione dei ricordi.

Il nostro lavoro – afferma il professor Grassi coordinatore della ricerca – ha svelato un nuovo meccanismo di regolazione delle cellule staminali cerebrali che, probabilmente, rappresenta un meccanismo generale di controllo del compartimento staminale in risposta a diversi stimoli. Le vie molecolari da noi individuate potrebbero essere bersaglio di interventi nutrizionali e farmacologici volti a preservare e potenziare questa importante «riserva cellulare» presente nel nostro cervello, soprattutto nel corso dell’invecchiamento e nelle malattie neurodegenerative“.

Ricordiamo che le cellule staminali neurali sono fondamentali per il mantenimento nel tempo delle funzioni cerebrali, e un loro difetto di numero e/o di funzione è oggi considerato tra le cause del declino cognitivo nell’anziano.
La pubblicazione è stata fatta sulla rivista “Cell reports“.

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