Affinché il cancro cresca e si diffonda, deve eludere il rilevamento da parte delle nostre cellule immunitarie, in particolare le cellule T “killer” specializzate. I ricercatori del Salk Institute guidati dalla professoressa Susan Kaech hanno scoperto che l’ambiente all’interno dei tumori (il microambiente tumorale) contiene un’abbondanza di molecole di grasso ossidato, che, se ingerite dalle cellule T killer, sopprime la loro capacità di uccidere le cellule tumorali. In un circolo vizioso, quelle cellule T, bisognose di energia, aumentano il livello di un trasportatore di grasso cellulare, CD36, che purtroppo le satura di grasso ancora più ossidato e ne limita ulteriormente le funzioni antitumorali.

La scoperta, pubblicata online su Immunity suggerisce nuovi percorsi per salvaguardare la capacità del sistema immunitario di combattere il cancro riducendo il danno ossidativo dei lipidi nelle cellule T killer. L’identificazione di fattori come questi che causano la soppressione immunitaria nel microambiente tumorale può portare allo sviluppo di nuove immunoterapie per il cancro.

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Fonte: NOMIS Center for Immunobiology and Microbial Pathogenesis, Salk Institute for Biological Studies, La Jolla

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