Bimekizumab nell'idrosadenite suppurativa: miglioramento clinicamente rilevante mantenuto fino a due anni.  [Dermatologia]

L’idrosadenite suppurativa è una malattia cutanea cronica e infiammatoria che interessa i follicoli piliferi. Si presenta con noduli infiammatori profondi e dolorosi, ascessi, tunnel drenanti (draining tunnels, DTs) e cicatrici, localizzati tipicamente in aree intertriginose del corpo1. Bimekizumab (BKZ), anticorpo monoclonale umanizzato diretto contro le interleuchine IL-17A e IL-17F, ha mostrato risultati promettenti nel trattamento dell’HS. I dati dello studio di estensione in aperto BE HEARD EXT, presentati durante la XIV edizione dell’International Congress of Dermatology confermano un miglioramento clinicamente rilevante delle lesioni e dei tunnel drenanti mantenuto fino a due anni.2

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Gestione dell'infezione da HIV: importanza dell'ottimizzazione della terapia [Infettivologia]

La gestione dell’infezione da HIV ha fatto enormi progressi, portando oggi la maggior parte delle persone con HIV in trattamento a raggiungere e mantenere una viremia non rilevabile. Tuttavia, l’efficacia della terapia antiretrovirale (ART) non è più il solo parametro da considerare: l’ottimizzazione della terapia è diventata fondamentale per garantire che il trattamento sia ben tollerato, sostenibile e adattato alle esigenze individuali, migliorando così l’aderenza e la qualità di vita del soggetto, in una prospettiva di successo a lungo termine.

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Carcinoma rinofaringeo: la commissione europea approva tislelizumab in combinazione con chemioterapia come trattamento di prima linea [Ema]

BeOne Medicines Ltd., azienda oncologica a livello globale, ha annunciato oggi che la Commissione Europea ha approvato tislelizumab, in combinazione con gemcitabina e cisplatino, per il trattamento di prima linea dei pazienti adulti con carcinoma rinofaringeo (NPC) recidivante o metastatico, non suscettibile di intervento chirurgico o radioterapico curativo.

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Basalioma, con immunoterapico “locale” possibile remissione [Oncologia-Ematologia]

Dopo aver dimostrato la sua efficacia nel melanoma, il farmaco immunoterapico Daromun, iniettabile direttamente nella massa tumorale, sembra essere promettente anche nel trattamento dei tumori cutanei più diffusi: il carcinoma basocellulare e quello squamocellulare. I risultati preliminari di uno studio di fase II verranno discussi domani a Napoli in occasione della seconda edizione del congresso INNOVATE – International Neoadjuvant Immunotherapy Across Cancers

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Anemia emolitica autoimmune da anticorpi caldi, rilzabrutinib efficace a lungo termine su emoglobina, fatigue e biomarker dell'infiammazione. #EHA25 [Oncologia-Ematologia]

Nei pazienti con anemia emolitica autoimmune da anticorpi caldi (wAHIA), il trattamento con l’inibitore della tirosin chinasi di Bruton (BTK) rilzabrutinib è efficace, anche nel lungo termine, nel migliorare i valori di emoglobina (Hb), ridurre i biomarcatori di emolisi e migliorare la fatigue, con un buon profilo di sicurezza. Lo dimostrano i risultati di una nuova analisi dello studio di fase 2b LUMINA 2, con un periodo più lungo di osservazione, presentati di recente a Milano, in occasione del congresso annuale della European Hematology Association (EHA).

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MSD si rafforza nelle patologie respiratorie e con $10 mld fa sua Verona Pharma [Business]

MSD ha annunciato l’acquisto di Verona Pharma per 10 miliardi di dollari. L’azienda ottiene così il controllo di Ohtuvayre (ensifentrina), un farmaco per il trattamento di mantenimento della broncopneumopatia cronica ostruttiva (BPCO). Il prezzo pattuito, 107 dollari per azione (american depositary shares), rappresenta un premio del 23% rispetto al prezzo di chiusura di martedì (86,86 dollari).

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Tumore del seno metastatico: Aifa approva elacestrant, dimezza il rischio di progressione [Oncologia-Ematologia]

Nelle pazienti con carcinoma mammario metastatico, una nuova terapia ormonale mirata, elacestrant, ha ridotto il rischio di progressione o morte del 45%. L’Agenzia Italiana del Farmaco (AIFA) ha approvato la rimborsabilità di elacestrant per il trattamento di donne in postmenopausa, e di uomini, con carcinoma mammario localmente avanzato o metastatico positivo per i recettori degli estrogeni (ER+) e negativo per la proteina HER2 (HER2-), con una mutazione attivante del gene ESR1, che mostrano progressione della malattia in seguito ad almeno una linea di terapia endocrina comprendente un inibitore delle cicline CDK 4/6.

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