Indagine nazionale di Women in Rare sul ritardo diagnostico nelle malattie rare [Malattie Rare]

Per chi soffre di una malattia rara la diagnosi può essere una vera sfida. Si stima che in media, in Europa, il ritardo diagnostico sia circa 5 anni. Per rilevare tempi e ostacoli nel percorso di diagnosi delle persone con malattia rara, stimare i costi economici e sociali del ritardo diagnostico, far emergere e analizzare le diseguaglianze di genere su questo tema, il progetto “Women in Rare” – promosso da Alexion, AstraZeneca Rare Disease in partnership con UNIAMO e in collaborazione con Fondazione ONDA – riparte con la sua seconda edizione e lancia un’indagine nazionale che mira a esplorare questo ambito per raccogliere dati utili a promuovere politiche di intervento e priorità di azione a livello nazionale. 

Read More

MSD si rafforza nelle patologie respiratorie e con $10 mld fa sua Verona Pharma [Business]

MSD ha annunciato l’acquisto di Verona Pharma per 10 miliardi di dollari. L’azienda ottiene così il controllo di Ohtuvayre (ensifentrina), un farmaco per il trattamento di mantenimento della broncopneumopatia cronica ostruttiva (BPCO). Il prezzo pattuito, 107 dollari per azione (american depositary shares), rappresenta un premio del 23% rispetto al prezzo di chiusura di martedì (86,86 dollari).

Read More

Secondary Prevention of Medication-Related Harms

Health system interventions to reduce medication-related harms have often focused on acute care settings and on patients viewed as vulnerable to harms on the basis of age, use of high-risk medications, and/or polypharmacy. A central challenge to developing interventions to reduce medication-related harms is identifying the populations most likely to benefit. A 90-year-old patient taking a blood thinner, a 65-year-old patient taking 8 medications, and a 40-year-old patient taking a benzodiazepine and an opioid may each be considered high-risk for medication harms. However, if each of these patients has been stable taking the same medications for 5 years, they may be less likely to benefit from an intervention. The mixed efficacy of prior interventions (ie, medication reconciliation, patient education, and deprescribing), which have often led to reductions in medication use but less frequent improvements in clinical outcomes, likely reflect this difficulty in identifying the truly high-risk groups.

Read More