Impatto della rivascolarizzazione guidata su eventi cardiovascolari nel lungo periodo: i risultati dello studio DANAMI-3-PRIMULTI [Cardio]

Al congresso EuroPCR 2025 di Parigi, e pubblicati contemporaneamente sul “Journal of the American College of Cardiology”, sono stati presentati i dati aggiornati a dieci anni dello studio DANAMI-3-PRIMULTI, che ha valutato l’efficacia a lungo termine della rivascolarizzazione completa rispetto al trattamento della sola arteria infartuata nei pazienti con infarto miocardico con sopraslivellamento del tratto ST (STEMI) e coronaropatia multivasale.

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Vancomicina orale come profilassi: una speranza contro le recidive di infezione da C. difficile [Gastroenterologia ed epatologia]

Un nuovo studio clinico randomizzato, pubblicato su JAMA Network Open, suggerisce che la vancomicina orale potrebbe ridurre il rischio di recidiva dell’infezione da Clostridioides difficile nei pazienti ad alto rischio in terapia antibiotica. Nonostante i risultati non siano statisticamente significativi, gli esperti sottolineano l’importanza di ulteriori ricerche su questa strategia preventiva.

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Trattamento prolungato della spasticità da sclerosi multipla con tossina botulinica di tipo A: casistica reale italiana [Neurologia e Psichiatria]

Uno studio retrospettivo multicentrico condotto da un gruppo di ricercatori italiani — sotto la direzione di Calogera Butera dell’Unità di Neurofisiologia, IRCCS Istituto Scientifico San Raffaele, Milano — e pubblicato su NeuroRehabilitation, ha evidenziato che la maggior parte dei pazienti con sclerosi multipla trattati con tossina botulinica di tipo A (BoNT-A) per la gestione della spasticità focale riferiva soddisfazione clinica nel corso di diversi cicli di trattamento. 

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Narcolessia tipo 1, miglioramenti clinici promettenti con oveporexton, agonista selettivo del recettore orexinico 2 [Neurologia e Psichiatria]

Uno studio di fase 2b, recentemente pubblicato sul New England Journal of Medicine, ha dimostrato che oveporexton, agonista selettivo orale del recettore orexinico 2, ha prodotto miglioramenti significativi della sonnolenza diurna e della frequenza degli episodi di cataplessia in pazienti adulti con narcolessia tipo 1, rispetto al placebo. 

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