Trattamento prolungato della spasticità da sclerosi multipla con tossina botulinica di tipo A: casistica reale italiana [Neurologia e Psichiatria]

Uno studio retrospettivo multicentrico condotto da un gruppo di ricercatori italiani — sotto la direzione di Calogera Butera dell’Unità di Neurofisiologia, IRCCS Istituto Scientifico San Raffaele, Milano — e pubblicato su NeuroRehabilitation, ha evidenziato che la maggior parte dei pazienti con sclerosi multipla trattati con tossina botulinica di tipo A (BoNT-A) per la gestione della spasticità focale riferiva soddisfazione clinica nel corso di diversi cicli di trattamento. 

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Antibiotico-resistenza, da Bari la rivoluzione della diagnosi rapida per limitare le infezioni in ospedale [Infettivologia]

Antibiotico-resistenza: ogni anno, circa 200mila persone in Italia sono colpite da infezioni causate da batteri resistenti agli antibiotici. Ma solo il 5% dei pazienti ospedalizzati con infezioni respiratorie riceve una diagnosi corretta attraverso un esame di laboratorio che identifichi il patogeno responsabile, confondendo così infezioni virali e batteriche. Da Bari viene rilanciata la rete nazionale per potenziare la diagnostica microbiologica, con l’obiettivo di frenare un’emergenza sanitaria globale che costa vite, allunga le degenze e aumenta i costi per il sistema sanitario.

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Impatto della rivascolarizzazione guidata su eventi cardiovascolari nel lungo periodo: i risultati dello studio DANAMI-3-PRIMULTI [Cardio]

Al congresso EuroPCR 2025 di Parigi, e pubblicati contemporaneamente sul “Journal of the American College of Cardiology”, sono stati presentati i dati aggiornati a dieci anni dello studio DANAMI-3-PRIMULTI, che ha valutato l’efficacia a lungo termine della rivascolarizzazione completa rispetto al trattamento della sola arteria infartuata nei pazienti con infarto miocardico con sopraslivellamento del tratto ST (STEMI) e coronaropatia multivasale.

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All'IRCCS Candiolo primo intervento su tumore ovarico con “micro-taglio” di 3 cm [Oncologia-Ematologia]

L’IRCCS di Candiolo ha documentato, tra i primi centri al mondo, la fattibilità di un nuovo tipo di approccio chirurgico robotico nel trattamento del tumore all’ovaio in stadio iniziale che, a differenza della tradizionale laparatomia o laparoscopia, prevede l’utilizzo di una sola “porta d’ingresso”. Questo significa che per rimuovere il tumore, nel nuovo tipo di intervento di chirurgia robotica avanzata il chirurgo esegue soltanto una piccola incisione di 3 cm a livello dell’ombelico

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Artrite psoriasica, bimekizumab migliora gli outcome articolari e cutanei fino a 3 anni #EULAR2025 [Ortopedia e Reumatologia]

Il trattamento con bimekizumab (BKZ), un anticorpo monoclonale diretto contro (IL)-17A e IL-17F, ha portato a miglioramenti sostenuti relativamente agli outcome articolari e cutanei per un periodo di 3 anni in pazienti con artrite psoriasica (PsA) attiva naive a trattamento pregresso con farmaci biologici. Queste le conclusioni di un’analisi post-hoc a lungo termine dei dati dello studio BE OPTIMAL e della sua estensione in aperto (OLE) BE VITAL, presentata in occasione del congresso EULAR.

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Fibromialgia: un approccio pratico alla gestione clinica tra evidenze limitate e consenso neurologico [Dolore]

La fibromialgia (FM) è una condizione cronica e debilitante, ancora priva di un trattamento farmacologico risolutivo. In questo scenario, il Gruppo di Interesse Speciale sul Dolore Neuropatico della Società Italiana di Neurologia ha condotto una revisione narrativa degli RCT più recenti, formulando un consenso su strategie farmacologiche e non farmacologiche per la gestione della FM. Il documento fornisce indicazioni pratiche per neurologi e clinici, basate sull’evidenza disponibile e sull’esperienza specialistica.

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Leucemia mieloide cronica in fase cronica Ph+, asciminib in prima linea meglio tollerato di nilotinib. #EHA25  [Oncologia-Ematologia]

In pazienti con leucemia mieloide cronica in fase cronica con cromosoma Philadelphia positivo (Ph+), di nuova diagnosi, il trattamento con l’inibitore tirosin chinasico (TKI) di terza generazione asciminib ha mostrato una migliore tollerabilità rispetto a nilotinib, facendo registrare un minor numero di interruzioni del trattamento dovute ad eventi avversi.

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Deucravacitinib nella psoriasi a placche da moderata a severa: efficacia nella real life e gestione delle comorbidità [Dermatologia]

Due nuovi studi presentati a Roma durante il XIVesimo International Congress of Dermatology confermano il valore del deucravacitinib nel trattamento della psoriasi a placche da moderata a severa: da un lato l’efficacia reale su sintomi, qualità di vita e clearance cutanea, dall’altro il suo profilo di tollerabilità anche in pazienti con molteplici comorbidità e farmaci concomitanti.

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