Una nuova linea guida multi-organizzativa presenta 26 raccomandazioni per il […]
Search Results for: Zilebesiran: una nuova arma contro l’ipertensione arteriosa
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Controllo pressorio nelle 24 ore: dati comparativi sull'associazione olmesartan-amlodipina [Cardio]
Uno studio pubblicato recentemente su “JAMA Network Open” ha dimostrato che la somministrazione serale dell’associazione olmesartan-amlodipina garantisce un controllo superiore della pressione arteriosa sistolica notturna rispetto al dosaggio mattutino, con una riduzione media significativamente maggiore e senza incremento del rischio di ipotensione.
IV edizione del Convegno “Update in Osteoimmunology”. VideoReportage di PharmaStar [Oncologia-Ematologia]
L’osteoimmunologia è una recente nuova disciplina che studia le interazioni molecolari, cellulari e cliniche bidirezionali tra l’osso e il sistema immunitario, recentemente rivelatesi determinanti nella patogenesi di molte malattie reumatologiche. L’obiettivo della IV edizione del Convegno Update in Osteoimmunology è stato quello di condividere le più recenti conoscenze nel campo dell’osteoimmunologia e le abbiamo raccolte in questo Videoreportage.
Rivascolarizzazione del cuore, intervento innovativo a Massa
Nuova tecnica usata per la prima volta all’ospedale Monasterio
Al Cro Aviano la radioterapia cerebrale di nuova generazione
Impiegata tecnologia d’avanguardia che ne migliora la precisione
Infettivologi, 'vaccini sono arma ma manca l'anagrafe nazionale'
Contro malattie che rialzano la testa ‘usare bene antibiotici’
Leucemia mieloide cronica in fase cronica Ph+, asciminib in prima linea meglio tollerato di nilotinib. #EHA25 [Oncologia-Ematologia]
In pazienti con leucemia mieloide cronica in fase cronica con cromosoma Philadelphia positivo (Ph+), di nuova diagnosi, il trattamento con l’inibitore tirosin chinasico (TKI) di terza generazione asciminib ha mostrato una migliore tollerabilità rispetto a nilotinib, facendo registrare un minor numero di interruzioni del trattamento dovute ad eventi avversi.
Cellule staminali nella cura di Crohn e colite ulcerosa: tra speranza e realtà clinica [Gastroenterologia ed epatologia]
Le malattie infiammatorie croniche intestinali (MICI), come la malattia di Crohn e la colite ulcerosa, rappresentano una sfida terapeutica complessa. Attualmente, il trattamento si basa sul controllo dell’infiammazione attraverso la modulazione del sistema immunitario. Tuttavia, una nuova frontiera terapeutica, quella delle cellule staminali, si sta facendo largo nella ricerca clinica, con l’obiettivo di rigenerare i tessuti danneggiati e superare i limiti delle terapie immunosoppressive. Sebbene i risultati siano ancora contrastanti e non sufficienti per un’applicazione su larga scala, alcuni studi mostrano segnali promettenti, soprattutto per i casi refrattari di Crohn.
Mieloma multiplo di nuova diagnosi, progressione ritardata e più risposte profonde, confermate dalla PET, con la quadrupletta con isatuximab, anche nei pazienti con plasmacitomi. #EHA25 [Oncologia-Ematologia]
Nello studio registrativo IMROZ, una quota significativamente maggiore di pazienti con mieloma multiplo non eleggibili al trapianto autologo trattati in prima linea con la quadrupletta isatuximab-bortezomib-lenalidomide-desametasone (Isa-VRd) ha raggiunto la doppia negatività della malattia minima residua (MRD), misurata sia con il metodo convenzionale (NGS) sia attraverso l’imaging funzionale con PET/CT, rispetto ai pazienti trattati con la tripletta VRd.
Finerenone ottiene il via libera Fda per lo scompenso cardiaco con frazione di eiezione ventricolare sinistra ≥40% [Fda]
L’Agenzia statunitense Fda ha recentemente approvato una nuova indicazione terapeutica per finerenone, antagonista non steroideo del recettore dei mineralcorticoidi (MRA), destinato ora anche ai pazienti con scompenso cardiaco con frazione di eiezione ventricolare sinistra (LVEF) pari o superiore al 40%. Il via libera dell’Fda si basa sui risultati dello studio FINEARTS-HF.
Baxdrostat supera la fase III, nuova frontiera nel trattamento dell'ipertensione resistente [Cardio]
Un nuovo inibitore selettivo dell’aldosterone, baxdrostat, ha mostrato in uno studio di Fase III un’efficace riduzione della pressione arteriosa sistolica a 12 settimane, aprendo nuovi scenari terapeutici per pazienti con ipertensione non controllata o resistente.
Nasce AntiMo, la nuova piattaforma IA contro l'antibiotico-resistenza
Realizzata da Keylon con Idi-Irccs e Università di Salerno
Nuova sfida della Fondazione Lilly: formare i leader della Sanità del futuro. VideoReportage di PharmaStar [Diabete]
Un investimento strategico per il futuro della Sanità pubblica italiana, pensato per colmare il divario in ricerca e innovazione e costruire competenze che sappiano guidare il cambiamento. È questo il cuore della nuova missione della Fondazione Lilly per l’Italia, che con il piano “30×30” nei prossimi 10 anni investirà oltre 1,5 milioni di euro per finanziare 30 dottorati di ricerca in 30 università italiane, in tutte le regioni del Paese.
Neurostimolazione vagale auricolare:nuova frontiera per migliorare sonno e sintomi nella fibromialgia? [Dolore]
Uno studio pilota italiano pubblicato su Clinical and Experimental Rheumatology ha mostrato che il trattamento con neuromodulazione vagale auricolare può ridurre la gravità della fibromialgia e migliorare la qualità del sonno, con effetti meno marcati sul dolore percepito.
Tumori: l'immunoterapia pre-intervento rivoluziona le cure. Convegno a Napoli [Oncologia-Ematologia]
Dal melanoma al tumore del polmone, dal cancro al seno triplo negativo a quello del colon-retto e della vescica: sono sempre più numerosi i tumori per cui la somministrazione dell’immunoterapia neoadiuvante, cioè del trattamento prima dell’intervento chirurgico, mostra evidenze di maggiore efficacia. Questa nuova evoluzione dell’immunoterapia è al centro della seconda edizione di “I.N.N.O.VA.T.E. – International Neoadjuvant Immunotherapy Across Cancers”, al via oggi, e fino a domani, a Napoli.
Anemia emolitica autoimmune da anticorpi caldi, rilzabrutinib efficace a lungo termine su emoglobina, fatigue e biomarker dell'infiammazione. #EHA25 [Oncologia-Ematologia]
Nei pazienti con anemia emolitica autoimmune da anticorpi caldi (wAHIA), il trattamento con l’inibitore della tirosin chinasi di Bruton (BTK) rilzabrutinib è efficace, anche nel lungo termine, nel migliorare i valori di emoglobina (Hb), ridurre i biomarcatori di emolisi e migliorare la fatigue, con un buon profilo di sicurezza. Lo dimostrano i risultati di una nuova analisi dello studio di fase 2b LUMINA 2, con un periodo più lungo di osservazione, presentati di recente a Milano, in occasione del congresso annuale della European Hematology Association (EHA).