I risultati di uno studio condotto dai ricercatori della Medical University of Vienna, Austria, pubblicati sulla rivista “Annals of the Rheumatic Diseases” mostrano che la diagnosi di osteoporosi nei pazienti trattati con statine è dose-dipendente.

La ricerca è stato avviata per studiare la relazione di diversi tipi e dosaggi di statine con l’osteoporosi, ipotizzando che l’inibizione della sintesi del colesterolo potrebbe influenzare gli ormoni sessuali e quindi la diagnosi dell’osteoporosi. Dall’analisi dei dati (dati sanitari di oltre 7,9 milioni di austriaci dal 2006 al 2007), è stato dimostrato che a basse dosi, le statine potrebbero proteggere dal riassorbimento osseo. Ma maggiore è il dosaggio di farmaci che abbassano il colesterolo, maggiore è la probabilità di osteoporosi.

Ricordiamo che le statine sono tra i farmaci più prescritti in tutto il mondo. Abbassano il colesterolo alto e hanno dimostrato di ridurre il rischio di malattie cardiovascolari. Meno studiate sono le complicanze legate all’assunzione di statine, come una possibile influenza sul riassorbimento osseo patologico (osteoporosi).

Diagnosis of osteoporosis in statin-treated patients is dose-dependent
Michael Leutner, Caspar Matzhold, Luise Bellach, Carola Deischinger, Jürgen Harreiter, Stefan Thurner, Peter Klimek, Alexandra Kautzky-Willer. Annals of the Rheumatic Diseases Published Online First: 26 September 2019. doi: 10.1136/annrheumdis-2019-215714

CommentaryStatins could increase or decrease osteoporosis risk — the dosage makes the difference – Complexity Science Hub Vienna
FonteMedical University of Vienna

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