Risultati per: Cellule killer naturali modificate per combattere i tumori

Martinelli, ‘stiamo scoprendo l’importanza della prevenzione anche per tale ambito’

Il docente oggi a presentazione del rapporto Registro tumori Fvg

“Orgoglio per le campagne di prevenzione nel primo anno”

Aieop, 4 progetti sull’oncoematologia pediatrica

Possibile ruolo contro Alzheimer e Parkinson

Studio, sono meno capaci di combattere il virus

Un ceppo produce molecole che ‘smascherano le cellule tumorali’

Nuovo sistema di diagnosi avanzate integra dati sanitari e IA

Oncologa, alimentazione aspetto importante per una buona qualità di vita

Corsa solidale in 24 città italiane, raccolti 400mila euro

Cure personalizzate sono il presente e il futuro dell’ematologia

A dominare i ranking realizzate da Newsweek sono soprattutto gli ospedali americani quasi sempre da soli sul podio, ma le strutture italiane sono molto presenti in tutti i ranking

We read with interest the study by Kartal et al1 showing that the gut-microbiota-derived biomarkers for disease stratification are often shared by subjects across disease cohorts. Here, we confirmed their observations with findings from a newly diagnosed natural killer/T-cell lymphoma (NKTCL) cohort, in which the gut biomarkers were significantly overlapped with those of multiple disease cohorts and consistently enriched/depleted in subjects with those diseases. Importantly, many of the shared biomarkers were remarkably associated with patient outcomes in our cohort, implying that they may have broad prognostic values in multiple diseases. ‘Microbiota-gut-lymphoma axis’ represents a fascinating avenue of microbiota-mediated lymphomagenesis and intervention opportunity,2 but the implications of gut microbiota in NKTCL remain enigmatic. To identify gut microbiota-derived diagnostic biomarkers for NKTCL, we recruited a discovery cohort consisting of 30 treatment-naïve patients and 20 healthy controls (HCs), and a validation cohort, including 12 patients and 13 HCs,…

Al Broad Institute di Mit e Harvard, verso nuovi farmaci

Lo studio appena pubblicato su Bmj Oncology prevede che i nuovi casi di cancro precoci e i decessi associati aumenteranno rispettivamente nel 2030 di un ulteriore 31% e 21% . E i più a rischio saranno i quarantenni

Italia all’avanguardia, ma ancora troppo pochi professionisti