Un vaccino sperimentale a mRNA ha potenziato gli effetti dell’immunoterapia […]
Search Results for: Caratterizzazione dell'asma in base all'età di insorgenza: uno studio di coorte multi-database
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Linee guida per la sindrome genitourinaria della menopausa
Una nuova linea guida multi-organizzativa presenta 26 raccomandazioni per il […]
Nella statua della Maddalena di Donatello segni di malattia rara
Studio Bambin Gesù-min.Cultura-Omar, ‘affetta da lipodistrofia’
Profilassi della cefalea con tossina botulinica: conferme dai dati real-world italiani [Neurologia e Psichiatria]
Uno studio osservazionale, pubblicato sulla rivista “Toxins”, ha fornito evidenze real-world sull’efficacia prolungata e sulla sicurezza della tossina botulinica di tipo A (BoNT-A) nella prevenzione della cefalea cronica, documentando miglioramenti sostenuti nel corso di un follow-up esteso.
Gonartrosi, assunzione cibi ultra-processati legato ad assottigliamento spessore cartilagine [Ortopedia e Reumatologia]
Un consumo maggiore di alimenti ultra-processati è risultato associato ad outcome peggiori di gonartrosi nelle pazienti di sesso femminile, tra cui l’assottigliarsi dello spessore della cartilagine. Queste le conclusioni di uno studio recentemente pubblicato sulla rivista Osteoarthritis and Cartilage.
Trattamento prolungato della spasticità da sclerosi multipla con tossina botulinica di tipo A: casistica reale italiana [Neurologia e Psichiatria]
Uno studio retrospettivo multicentrico condotto da un gruppo di ricercatori italiani — sotto la direzione di Calogera Butera dell’Unità di Neurofisiologia, IRCCS Istituto Scientifico San Raffaele, Milano — e pubblicato su NeuroRehabilitation, ha evidenziato che la maggior parte dei pazienti con sclerosi multipla trattati con tossina botulinica di tipo A (BoNT-A) per la gestione della spasticità focale riferiva soddisfazione clinica nel corso di diversi cicli di trattamento.
Controllo pressorio nelle 24 ore: dati comparativi sull'associazione olmesartan-amlodipina [Cardio]
Uno studio pubblicato recentemente su “JAMA Network Open” ha dimostrato che la somministrazione serale dell’associazione olmesartan-amlodipina garantisce un controllo superiore della pressione arteriosa sistolica notturna rispetto al dosaggio mattutino, con una riduzione media significativamente maggiore e senza incremento del rischio di ipotensione.
Hiv: dopo soppressione virologica 89% delle persone passa al regime long acting con cabotegravir [Infettivologia]
I risultati dello studio di fase IIIb VOLITION appena resi noti dimostrano che l’89% (n=129/145) delle persone con HIV naïve ed eleggibili al trattamento hanno scelto di passare al regime long acting cabotegravir + rilpivirina (CAB/RPV LA), dopo aver ottenuto una rapida soppressione virologica con il regime orale quotidiano dolutegravir/lamivudina (DTG/3TC).
Impatto della rivascolarizzazione guidata su eventi cardiovascolari nel lungo periodo: i risultati dello studio DANAMI-3-PRIMULTI [Cardio]
Al congresso EuroPCR 2025 di Parigi, e pubblicati contemporaneamente sul “Journal of the American College of Cardiology”, sono stati presentati i dati aggiornati a dieci anni dello studio DANAMI-3-PRIMULTI, che ha valutato l’efficacia a lungo termine della rivascolarizzazione completa rispetto al trattamento della sola arteria infartuata nei pazienti con infarto miocardico con sopraslivellamento del tratto ST (STEMI) e coronaropatia multivasale.
Vancomicina orale come profilassi: una speranza contro le recidive di infezione da C. difficile [Gastroenterologia ed epatologia]
Un nuovo studio clinico randomizzato, pubblicato su JAMA Network Open, suggerisce che la vancomicina orale potrebbe ridurre il rischio di recidiva dell’infezione da Clostridioides difficile nei pazienti ad alto rischio in terapia antibiotica. Nonostante i risultati non siano statisticamente significativi, gli esperti sottolineano l’importanza di ulteriori ricerche su questa strategia preventiva.
[Articles] Exploring personalized neoadjuvant therapy selection strategies in breast cancer: an explainable multi-modal response model
Our findings indicate that the prognostic scores generated by the response model could identify patient subgroups with relatively poor outcomes under their actual treatments. These preliminary findings may inform future efforts toward personalized NAT regimen selection beyond traditional criteria such as cancer stage and subtype, but should be interpreted cautiously and validated in prospective studies with longer follow-up because these tumors can relapse at a later stage.
Enpam, 675 borse di studio per figli e orfani di medici
Pubblicati bandi, 2,6 milioni i fondi.Requisiti merito e reddito
Rivalutazione delle strategie di sospensione degli antidepressivi: una revisione sistematica [Neurologia e Psichiatria]
Uno studio pubblicato su “JAMA Psychiatry” ha analizzato la comparsa e l’intensità dei sintomi da sospensione degli antidepressivi, sollevando dubbi sulla necessità di strategie di riduzione graduale di lunga durata.
Dermatite atopica, risultati positivi a 16 settimane per l'agente sperimentale anti-IL-13 APG777 [Dermatologia]
Nei pazienti adulti affetti da dermatite atopica da moderata a grave, l’anticorpo monoclonale sperimentale anti-interleuchina-13 APG777 ha prodotto risultati positivi nella parte A dello studio di fase II APEX, come riportato dalla compagnia sviluppatrice Apogee Therapeutics.
Narcolessia tipo 1, miglioramenti clinici promettenti con oveporexton, agonista selettivo del recettore orexinico 2 [Neurologia e Psichiatria]
Uno studio di fase 2b, recentemente pubblicato sul New England Journal of Medicine, ha dimostrato che oveporexton, agonista selettivo orale del recettore orexinico 2, ha prodotto miglioramenti significativi della sonnolenza diurna e della frequenza degli episodi di cataplessia in pazienti adulti con narcolessia tipo 1, rispetto al placebo.
Obesità ipotalamica, setmelanotide può rappresentare una terapia efficace grazie a risultati clinicamente significativi [Diabete]
Nei pazienti con obesità ipotalamica acquisita, setmelanotide ha ridotto in misura clinicamente significativa l’indice di massa corporea dopo 52 settimane rispetto al placebo, come rilevato dallo studio TRANSCEND presentato al congresso 2025 della Endocrine Society (ENDO).