La sclerosi multipla (SM) è una malattia cronica in cui il sistema immunitario attacca per errore lo strato protettivo attorno alle cellule nervose, noto come guaina mielinica. Ciò provoca danni ai nervi e peggiora la disabilità. I trattamenti attuali, come gli immunosoppressori, aiutano a ridurre questi attacchi dannosi ma indeboliscono anche il sistema immunitario generale, lasciando i pazienti vulnerabili alle infezioni e al cancro. Gli scienziati del Barcelona’s Germans Trias i Pujol Institute and Josep Carreras Leukaemia Research Institute stanno ora esplorando una terapia più mirata che utilizza speciali cellule immunitarie, chiamate cellule dendritiche tollerogeniche (tolDC), provenienti dagli stessi pazienti.
Gli studi clinici stanno valutando l’efficacia di queste cellule dendritiche caricate con antigeni della mielina per “insegnare” al sistema immunitario a non attaccare il sistema nervoso.
Questo approccio innovativo utilizza le cellule immunitarie del paziente modificate per indurre tolleranza, nel tentativo di trattare la natura autoimmune della sclerosi multipla.
Questi risultati potrebbero portare a una nuova e più potente opzione di trattamento per la sclerosi multipla, offrendo speranza ai milioni di pazienti in tutto il mondo che soffrono di questa malattia debilitante. Questo studio rappresenta un significativo passo avanti nell’uso di terapie cellulari personalizzate per le malattie autoimmuni, rivoluzionando potenzialmente il modo in cui viene trattata la sclerosi multipla.
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Targeting aryl hydrocarbon receptor functionally restores tolerogenic dendritic cells derived from patients with multiple sclerosis
Federico Fondelli, … , Esteban Ballestar, Eva Martínez-Cáceres
J Clin Invest. 2024. https://doi.org/10.1172/JCI178949.