Confrontando i miei dati con quelli degli altri colleghi della mia associazione ho notato che il valore degli indicatori nella mia casistica è generalmente più basso rispetto alle mediane del gruppo. E’ possibile che ciò sia dovuto al fatto che non ho gli archivi in ordine?
La “pulizia degli archivi” è l’operazione per la quale periodicamente sono eliminati dalla lista dei pazienti attivi gli assistiti deceduti o revocati. Purtroppo ancora oggi, l’allineamento del database di ciascun medico con gli archivi anagrafici della ASL generalmente non avviene in modo automatico e deve essere effettuato manualmente da ciascun medico. Se si dimentica di compiere tale operazione, a lungo andare ci si ritrova con un numero di pazienti in archivio significativamente più elevato degli assistiti realmente in carico. Questa situazione si ripercuote negativamente sulla valutazione di molti indicatori.
Per molti di essi, infatti, il calcolo è effettuato dividendo il numero di pazienti che ha determinate caratteristiche in un arco temporale definito (generalmente l’ultimo anno) per il totale di pazienti appartenenti ad una certa categoria. Per esempio: numero di pazienti ipertesi con almeno un valore di pressione arteriosa registrata nell’ultimo anno / numero totale di pazienti ipertesi.
Ne deriva che, se deceduti e revocati rimangono nella lista dei pazienti attivi, il numeratore resta inalterato, perché deceduti e revocati non presentano ovviamente dati registrati recentemente, mentre il denominatore è falsamente aumentato. Come risultato otterremo una sottostima del valore dell’indicatore.
Verificare l’esistenza di questo problema è molto facile: basta confrontare il numero di assistiti per i quali la ASL corrisponde la quota capitaria con il numero di pazienti attivi presenti in archivio. In realtà può accadere che anche gli archivi della ASL non siano stati depurati di alcuni soggetti deceduti o trasferiti. In tal caso si rischia di dover restituire quote capitarie percepite indebitamente o, peggio, di essere esposti all’azione giudiziaria e/o alla gogna mediatica.
Nella sezione “Supporti e Ripulitura Archivi”, GPG ci mette a disposizione uno strumento potente, denominato “Ripulitura archivi Millewin” (Figura 32), che ci consente di identificare singolarmente i pazienti che con alta probabilità non sono più nella lista dei nostri assistiti. Vengono, infatti, ricercati i soggetti che pur avendo un’età avanzata o essendo affetti da patologie croniche rilevanti, non hanno avuto alcun contatto con il medico in un arco temporale sufficientemente ampio.
Si tratta di pazienti probabilmente deceduti o revocati o, in alternativa, di pazienti cosiddetti “low attenders” ovvero di soggetti che frequentano poco o nulla il nostro ambulatorio anche se, in qualche caso, ne avrebbero grande bisogno. Individuare questi assistiti significa evitare che si sottraggano a possibili interventi sugli stili di vita, a procedure di prevenzione e, talora, alla cura di importanti malattie.
Una Medicina Generale al passo con i tempi non può limitarsi a rispondere alla domanda di salute che corrisponde ai bisogni percepiti ed espressi dagli assistiti ma deve farsi carico della salute di tutti i soggetti affidati alle proprie cure, compresi quelli che consideriamo, o si considerano, “persone sane”. In questa ottica, GPG mette a nostra disposizione una sezione, definita “Prevenzione e Screening”, all’interno della quale trovano posto procedure atte a guidare il medico in importanti percorsi di medicina preventiva e di promozione della salute.
Figura 32. Ripulitura Archivi: gli strumenti per individuare i pazienti che potrebbero non essere più nella lista dei nostri assistiti