Ho partecipato ad un corso aziendale sul tabagismo organizzato in concomitanza con l’apertura di un centro anti-fumo. Si aprono nuove prospettive di intervento. Come identificare i pazienti fumatori e, tra questi quelli a maggior rischio da inviare al centro?

Contrastare l’uso del fumo di tabacco deve essere un impegno costante per il Medico di Medicina Generale nei confronti di tutti i propri assistiti. Il primo passo è verificare, in qualsiasi occasione, l’eventuale stato di fumatore e registrarlo in cartella. La registrazione del dato è fondamentale perché lo stato di fumatore è un elemento anamnestico di grande importanza sia per attuare interventi di tipo preventivo sia per definire i piani di cura in molte patologie. E’ questa la ragione per cui un indicatore riguardante la valutazione dello stato di fumatore è presente nelle procedure di audit clinico relative a: Asma, BPCO, Diabete mellito, Ictus/TIA, Ipertensione, Coronaropatie, Malattia da reflusso gastro-esofageo. A queste categorie, infatti, appartengono i fumatori particolarmente problematici nei confronti dei quali il medico deve esercitare il massimo sforzo. Nelle corrispondenti schede della sezione “Criticità e Intervento” vi sono gli strumenti per identificare i pazienti per i quali lo stato di fumatore non è registrato in cartella.

Una volta accertata la condizione di fumatore, questa deve essere periodicamente rivalutata. Per favorire questo tipo di intervento GPG contiene, nella sezione “Prevenzione e Screening” à “Prevenzione Primaria”, una procedura di interrogazione degli archivi che consente di individuare i pazienti fumatori per i quali manca da oltre 2 anni una rivalutazione della abitudine al fumo (Figura 25).


Figura 25. Strumento per la ricerca dei pazienti fumatori per i quali il consumo di tabacco non è stato rivalutato da più di due anni

Lo strumento più potente che GPG mette a disposizione del Medico di Medicina Generale per intervenire sul tabagismo si trova nella sezione “Prevenzione e Screening” ed è intitolato “Counselling del paziente fumatore”. Si tratta di una vera e propria guida che aiuta il medico a gestire il paziente, dalla fase di rilevamento dell’abitudine al fumo, alla valutazione dello stato di dipendenza e della motivazione a smettere fino alla proposta di strategie di intervento che vanno da semplici consigli comportamentali all’utilizzo della terapia farmacologica o al ricorso a strutture specialistiche per la disassuefazione. La procedura è molto articolata e non è riassumibile in un unico schema. Le figure 26 e 27 rappresentano rispettivamente una fase cruciale della valutazione del paziente fumatore ed uno schema utile sia al medico che al paziente per gestire la terapia con Vareniclina.


Figura 26. Counselling del paziente fumatore: lo strumento di GPG per aiutare il medico nella gestione del paziente con abitudine tabagica.


Figura 27. Schema per l’utilizzo della Vareniclina nella disassuefazione dalla Nicotina.

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